Lloyd è il primo ragazzo con la sindrome di Down a finire la maratona di Londra. La mamma: «Mi ha dimostrato che si può fare tutto»

Il 19enne ha corso insieme alla mamma, la quale lo ha allenato per l'evento

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di Serena De Santis

Il 21 aprile migliaia di persone, provenienti da tutto il mondo, hanno partecipato alla maratona di Londra. L'evento è stato teatro di storie incredibili, capaci di scaldare il cuore e di riempire l'anima. Come nel caso di Lloyd Martin, il primo ragazzo affetto dalla sindrome di Down ad aver completato la competizione. Il 19enne ha corso insieme alla mamma, che lo ha allenato per l'evento.

«Correre una maratona non è una questione di tempo o di velocità - ha dichiarato il ragazzo alla trasmissione Good Morning Britain - importa sapere di poter sempre contare sul supporto della tua famiglia e degli amici».

Il record raggiunto insieme alla mamma

Lloyd Martin non ha partecipato soltanto alla maratona, ma è riuscito a entrare anche nel Guinnes World Record per essere stato la persona più giovane con la sindrome di Down ad aver partecipato alla corsa. Una parte del merito va alla sua mamma, Ceri Hooper, che lo ha allenato nei cinque mesi precedenti alla gara.

La donna, da giovane, è stata una sciatrice e soltanto crescendo si è appassionata alla corsa, tanto da partecipare alla maratona di Londra per ben quattro volte.

Così ha pensato che anche suo figlio avrebbe potuto raggiungere il suo stesso risultato. Ceri ha preso informazioni e ha iscritto Martin all'associazione sportiva Special Olympics GB, che ha trovato subito un posto nella maratona per il 19enne. Dopo il permesso dei medici, che hanno voluto fare a Lloyd una serie di accertamenti fisici per controllare il suo stato di salute, mamma e figlio hanno iniziato ad allenarsi duramente.

«Quando è nato Lloyd i medici mi hanno detto che non avrebbe mai parlato, non sarebbe mai riuscito a stare in piedi e a nutrirsi da solo, e noi abbiamo ascoltato tutto, senza però mai perdere la speranza», ha raccontato la mamma al programma televisivo. «Mi ha dimostrato che si può fare tutto, che tutti possono inseguire i propri sogni. Basta allenarsi e non abbattersi, poi i risultati si ottengono».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 25 Aprile 2024, 19:58
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