BigMama: «Ho smesso di bere dopo che hanno abusato di me, oggi mi sento una Dea. Lodovica? La sposo dopo la laurea»

Ha deciso di raccogliere i suoi dolori e le sue speranze in un'opera autobiografica, dal titolo Cento occhi, che uscirà il 14 maggio nelle librerie

BigMama: «Ho smesso di bere dopo che hanno abusato di me, oggi mi sento una Dea. Lodovica? La sposo dopo la laurea»

di Redazione Web

Ha definito il palco di Sanremo la sua rivincita e, dopo tre mesi dall'uscita del suo brano, La rabbia non ti basta è diventato disco d'oro. Un riscatto per BigMama, 24 anni, che fin da piccola ha dovuto combattere contro il bullismo e, da quando aveva 20 anni, con il linfoma di Hodgkin. Marianna Mammone, così all'anagrafe, ha deciso di dare voce alla sua vita non solo attraverso le sue canzoni, ma anche con un libro dal titolo Cento occhi, edito da Rizzoli, che sarà disponibile in tutte le librerie d'Italia a partire dal 14 maggio.

Il ricordo degli anni spensierati e l'idea del libro

«Ho scritto il libro di getto. C'erano tanti pezzi della mia storia che avevano bisogno di uscire fuori», ha dichiarato BigMama in un'intervista rilasciata al Corriere della Sera. La rapper spera che il suo libro riesca ad arrivare alle persone, ma invita i suoi genitori a non leggerlo: «La verità fa male. E io quando sono cresciuta, quando ho affrontato la malattia, ho capito quanto i miei siano importanti. Non hanno bisogno di vedere i loro sbagli nero su bianco. Li conoscono già. Mio padre Italo sa che passava tutto il giorno a lavorare. E mamma Angelina, dopo che mia nonna è morta, si è trovata a crescere due figli e senza saper fare nulla. Sono i genitori migliori del mondo, ma siamo tutti esseri umani e sbagliamo».

Tutti i suoi anni spensierati sono legati alla sua famiglia. «Ballavo e cantavo sul tavolo, a casa delle zie. Ho la mente offuscata dai traumi subiti, ma se scavo nella memoria trovo ricordi bellissimi - ha spiegato la cantante - mamma che mi pettina i capelli, mi coccola, mi abbraccia. Mio padre che mi dà un bacino, mi piglia in braccio e dice che sono una bella bambina. E poi i miei fratelli più piccoli, Guido e Manuele: la loro nascita mi ha ridato l’infanzia. Avrò avuto 7 anni e loro avevano appena imparato a camminare. Un giorno una cagnolina aveva partorito davanti casa e loro, piccolissimi, con i pannolini bianchi, sono corsi a coccolare i cuccioli».

Il bullismo e gli abusi

I ricordi più belli di BigMama risalgono alle elementari. Poi, in età adolescenziale, ha iniziato a essere vittima di bullismo. Ricorda che nella classifica delle "ragazze più carine della classe" si trovava all'ultimo posto, perché veniva definita «chiatta». «I ragazzini si difendono da una vita cattiva con la perfidia.

Invece non giustifico gli adulti», ha spiegato, facendo riferimento a un suo ex professore che tendeva a sbeffeggiarla. «Non si è mai scusato, anzi - ha raccontato - mi ha scritto un messaggio come se fossi sua figlia: Marianna cara, ti ricordi di me? L’ho ignorato. Se gli dicessi che mi ha fatto stare male risponderebbe: “Vabbé ma io stavo giocando”. Quel professore non si rende conto che ha dato il via a una valangata di commenti negativi e battute dei compagni di scuola».

Degli anni che non sono stati facili per BigMama, durante i quali ha subito un abuso da parte di un ragazzo che non conosceva: «Per lui, e per tanti come lui, le donne sono una merce. Da allora mi è capitato altre volte che abbiano provato ad abusare di me, ma sono riuscita a non soccombere. L’ultima tre o quattro anni fa, ero ubriaca e uno mi ha caricato sulla sua macchina con la scusa che mi accompagnava a casa. Non è andato fino in fondo ma il giorno dopo ero piena di lividi. Da allora non bevo più».

«Sono una dea»

Nel 2021, la rapper ha iniziato a vedere uno spiraglio di luce, tanto da essere spinta a tatuarsi sul décolleté «sono una dea». «Per una campagna pubblicitaria la mia faccia era stampata su cartelloni formato gigante in tutta Milano - ha spiegato - in quel periodo stavo conoscendo meglio Lodovica, la mia fidanzata, avevo perso i chili che avevo messo su durante la chemio. Ero fiera di me stessa, felicissima, mi sentivo una dea. E me lo sono tatuata».

Grazie alla conoscenza di Lodovica, ha capito di meritare l'amore: «Fino a quattro anni fa avevo avuto relazioni con uomini, con le ragazze solo storielle. Anche con Lodo era partita con incontri occasionali, ma quando mi ha fatto capire che potevo fidarmi di lei, ho pensato di meritare l’amore di una donna».

La vita a Milano e la laurea

La sua vita è iniziata a cambiare all'età di 18 anni, prima della diagnosi del tumore maligno al sangue, quando si è trasferita a Milano per studiare alla facoltà di Urbanistica al Politecnico: «Avevo anche provato a entrare in un’università tedesca per studiare economia, un’iniziativa promossa da una catena di supermercati che dopo la laurea e un tirocinio in azienda, ti dà macchina e cellulare e diventi manager». Ma non andò bene: «Mi arrivò una mail: ero terza, avevo delle potenzialità altissime che da loro sarebbero state sprecate».

A BigMama manca solo un esame prima della tesi: «Non mi farò scappare il foglio con su scritto dottoressa Marianna Mammone». E dopo si pensa al «grande sì» con Lodovica, che ha conquistato con le sue doti culinarie. «Mamma dice che dopo la laurea potrò fare quello che voglio - ha concluso la rapper - appena finisco l’università le faccio la proposta di matrimonio».


Ultimo aggiornamento: Giovedì 9 Maggio 2024, 10:36
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