Le misure per la Asl Roma 2 erano state decise lo scorso 13 settembre.
Dall'inizio dell'emergenza, quindi in poco più di un mese, sono state messe a disposizione da parte delle regioni circa 6400 sacche per sopperire alle carenze di Roma. «Solo grazie allo sforzo congiunto delle Regioni e delle loro Strutture per il coordinamento per le attività trasfusionali, dei professionisti e delle associazioni dei donatori è stato possibile garantire l'attività dei centri trasfusionali romani - spiega il direttore del Centro Nazionale sangue Giancarlo Maria Liumbruno -.
La risposta di tutto il sistema sangue è stata eccezionale, e ha permesso di scongiurare possibili ripercussioni molto pesanti sull'erogazione delle terapie trasfusionali, indispensabili a garantire terapie salvavita e interventi chirurgici complessi, come i trapianti. Con queste nuove misure più leggere la fase di emergenza si può considerare conclusa».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 18 Ottobre 2017, 18:40
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