Roma, allarme influenza: pronto soccorso presi d'assalto. Ma il picco deve ancora arrivare
di Barbara Carbone
LE COMPLICAZIONI
Come spesso accade nei giorni di festa, gli ospedali lamentano un sovraffollamento del pronto soccorso. «La maggior parte dei pazienti arriva da noi non tanto per l'influenza quanto a causa di alcune complicanze che possono colpire i soggetti più fragili - dice il direttore medicina d'urgenza e pronto soccorso del Gemelli, Francesco Franceschi - Nelle ultime 24 ore abbiamo trattato 228 pazienti». Il direttore del pronto soccorso del Fatebenefratelli di Roma, Sergio Timpone fa sapere che la maggior parte degli accessi di questi giorni sono dovuti a scompensi cardiaci o bronchiti. L' Ospedale Sandro Pertini ha registrato tra i 150 e i 200 accessi al giorno, numeri elevati ma non allarmanti. Analoga situazione al San Camillo Forlanini, dove, a cavallo del Natale c'è stata una maggiore affluenza in pronto soccorso. Massima allerta invece per i bambini che, quest'anno, sono colpiti non soltanto dall' influenza ma anche da una bronchiolite particolarmente severa. «Al pronto soccorso stiamo registrando numeri impressionanti che mettono il personale ospedaliero a dura prova. Il giorno peggiore è stato Santo Stefano - dice il responsabile del pronto soccorso ed Emergenza del Bambino Gesù, Antonino Reale L'invito che rivolgiamo ai genitori è di recarsi al pronto soccorso solo se necessario. In assenza di complicanze, i pediatri di famiglia sono perfettamente in grado di assistere i bambini». La corsa in ospedale, dicono i medici, va fatta solo in caso di reale necessità.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 29 Dicembre 2017, 19:22
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