Sapeva ma ha deciso di tacere. Secondo l'accusa sarebbe coinvolto anche un prete nell'ambito del processo a un 47enne originario di Grottaglie (Taranto) per abusi su una ragazzina che all'epoca dei fatti (nel 2021) aveva 13 anni. Non come protagonista delle violenze, per cui l'imputato è stato invece condannato a sette anni di carcere dal Tribunale di Taranto, ma in quanto persona a conoscenza dei fatti, ossia i ripetuti abusi sulla vittima da parte del volontario del suo centro di accoglienza.
L'accusa al sacerdote
Il sacerdote 56enne di Taranto, responsabile del centro e dell’organizzazione di volontariato in cui si sarebbero consumati gli abusi, avrebbe saputo dei palpeggiamenti e delle violenze che avvenivano nella struttura ma avrebbe taciuto invocando il segreto ministeriale: tutto quello che sapeva gli era stato riferito in confessionale, questa la sua tesi. Tesi che però non convince l'accusa per cui il prete sarebbe venuto a conoscenza degli abusi al di fuori del confessionale. O almeno, non solo in quesi casi, ma anche in attività di gruppo e dalla sorella della presunta vittima, riporta Repubblica.
La denuncia era arrivata proprio dai genitori della minore.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 19 Aprile 2024, 20:26
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