Giro di vite sui fumatori: dal 2 febbraio aumentano norme e divieti, niente sigarette in auto se ci sono bambini e immagini choc per spingere a smettere

Giro di vite sui fumatori: dal 2 febbraio aumentano norme e divieti

di Luisa Mosello
Tempi ancora più duri per i fumatori italiani a partire da martedì 2 febbraio.  Aumentano i divieti e le norme in seguito al decreto legislativo sui tabacchi (pubblicato in Gazzetta ufficiale il 18 gennaio) che recepisce la direttiva 2014/40/UE del Parlamento europeo. E  cambiaranno per forza le abitudini di quanti, circa 11 milioni di persone, non riescono a rinunciare alle sigarette.
Dopo i luoghi pubblici, i ristoranti e i bar, d’ora in poi non sarà più possibile fumare neanche nella propria macchina se sono presenti dei minori e donne in gravidanza.  E addio anche al fumo in libertà ovunque, all’aperto. Dopo averlo introdotto nelle vicinanze delle scuola il divieto sarà esteso all’esterno degli ospedali, delle strutture universitarie ospedaliere, degli istituti pediatrici. Neanche una nuvoletta per caso, soprattutto nelle vicinanze dei reparti di ginecologia e ostetricia, neonatologia e pediatria.
 


Attenzione anche a non gettare i mozziconi per terra, laddove si può fumare,  sul suolo e pure nelle acque e negli scarichi:  oltre a essere un gesto di inciviltà d’ora in poi verrà multato fino a 300 euro in linea con la legge sulla Green Economy.
Cambiamenti anche per la presentazione e la vendita dei prodotti del tabacco. Le immagini choc sugli effetti dannosi del fumo saranno ancora più vistose e visibili perché ricopriranno i due terzi, circa il 65% della confezione ( fino ad ora prendevano uno spazio minimo, circa il 30% del pacchetto). Sulle confezioni di tabacco oltre a frasi dissuasive (“Il fumo uccide, smetti subito” o “Il fumo del tabacco contiene oltre 70 sostanze cancerogene”) appariranno anche informazioni a sostegno di chi vuole smettere con numeri e indicazioni di enti e associazioni.
 
Per tutelare ancora di più i giovanissimi sarà vietata la pubblicità di liquidi o ricariche per sigarette elettroniche che contengono nicotina all’interno di programmi televisivi rivolti ai minori e nei quindici minuti precedenti e successivi alla trasmissione, nella fascia oraria dalle 16 alle 19. Così anche sui giornali letti dai ragazzi. E al cinema, nessun riferimento prima e durante la proiezione dei film a loro destinati,
Aumentano inoltre le sanzioni per le sigarette vendute ai minorenni che passano da 500 a 3 mila euro. Chi lo fa rischia anche la sospensione per quindici giorni della licenza fino alla chiusura  dell’attività.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 1 Febbraio 2016, 16:11
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