Giovanni Barreca, il muratore di Altavilla Milicia (Palermo) che insieme a due fanatici religiosi avrebbe ucciso la moglie e due dei tre figli durante un esorcismo, si difende dal carcere. Se fino ad ora aveva in qualche modo difeso i due, Sabrina Fina e Massimo Carandente, ora invece li accusa e sostiene di essersi limitato a pregare, aggiungendo di non aver mai usato violenza contro i suoi familiari.
Il colloquio in carcere
L'uomo, in carcere, ha detto al suo avvocato Giancarlo Barracato che la situazione sarebbe precipitata con l'intervento di Carandente e Fina, intervenuti per liberare le vittime dal demonio.
Il colloquio tra il muratore e l'avvocato è avvenuto in presenza della criminologa Roberta Bruzzone, consulente della difesa nella valutazione della capacità di intendere e di volere dell'uomo. «L'infermità mentale è evidente», dice Barracato che descrive il suo cliente come in preda a una totale confusione. Intanto ha rinunciato alla difesa il legale di Massimo Carandente, l'avvocato Marco Rocca.
Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Aprile 2024, 22:20
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