Sigarette e svapo, anche Torino vieta il fumo all'aperto. Distanze, consenso e sanzioni per chi non rispetta il divieto: tutte le novità

Non è la prima città che approva quest'ordinanza

Sigarette e svapo, anche Torino vieta il fumo all'aperto. Distanze, consenso e sanzioni per chi non rispetta il divieto: tutte le novità

di Redazione Web

Restrizioni per chi fuma all'aperto a Torino. Non solo davanti a bambini e donne incinte, ma vicino a chiunque sia in un raggio di cinque metri. Una decisione che si rivela essere «una questione culturale di rispetto dei non fumatori e di buona educazione», secondo il consigliere comunale Silvio Viale che ha proposto la delibera poi approvata dal Consiglio comunale. Niente «sigarette, sigari, pipe, tabacco riscaldato, prodotti a combustione e sigarette elettroniche» vicino alle fermate dell'autobus, in coda alle poste e in tutti i luoghi in cui sia presente un gruppo di persone. Si potrà fumare vicino agli altri, all'aperto, soltanto con il loro esplicito consenso.

«La misura - ha sottolineato Viale sui social - contribuirà alla riduzione dell’impatto del fumo che rimane la principale causa di patologie mediche e oncologiche e favorirà un consumo più consapevole. Non è una misura proibizionista perché regolamenta la libertà di fumare che rimane inalterata nel rispetto di chi non fuma», ha specificato.

I divieti nelle altre città

Il 19 gennaio del 2021 era stato introdotto il divieto a Milano, che riguarda le aree aperte e un raggio di dieci metri (ora limitato a fermate dei tram, parchi, stazioni, cimiteri, stadi e oratori ma che nel 2025 verrà esteso a tutte le aree pubbliche). A marzo dello stesso anno è toccato a Modena, con un'ordinanza simile, scrive La Stampa. E ancora, a giugno del 2021 si è aggiunta Volano, comune nel Trentino che ha lanciato il progetto Volanononfuma, vietando il fumo in aree sensibili.

Pena una multa che va da 50 a 250 euro. Nella veneta Bibione, sotto l'ombrellone, non si fuma in spiaggia già dal 2019.

Prevista una sanzione

«Qualunque regolamento - ha detto il sindaco di Torino, Stefano Lo Russo - prevede una sanzione e anche quello modificato ieri dai consiglieri comunali la prevede, io auspico che tenda a prevalere il ragionevole buonsenso e il rispetto verso altri che valgono molto di più di regolamenti e sanzioni. Si tratta di un’iniziativa non della Giunta ma promossa autonomamente dal Consiglio comunale. Peraltro Torino non è la primissima città ad adottare questo provvedimento, lo hanno già fatto altre città e altre credo lo faranno, si tratta di rispettare coloro che non fumano e anche promuovere una cultura di rispetto».


Ultimo aggiornamento: Martedì 16 Aprile 2024, 15:28
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