Classifica dei Paesi più felici: negli Stati Uniti non hanno ferie pagate, il Nord Europa lavora sempre meno ore, l'Italia sorprende

Stipendi alti e tanto tempo libero: vorremmo poterli avere entrambi ma spesso non è possibile. Cosa ci rende più felici dei due secondo i dati raccolti da Ocse ed Eurostat? Ecco la posizione dell'Italia

Classifica dei Paesi più felici: negli Stati Uniti non hanno ferie pagate, il Nord Europa lavora sempre meno ore, l'Italia sorprende

di Cecilia Legardi

Tempo o denaro, quale delle due cose ci rende più felici? Ecco la "classifica della felicità" tratta dal confronto fra le popolazioni dei Paesi che hanno più tempo libero ma meno soldi e quelle con stipendi più alti ma sempre meno ore a disposizione per la famiglia e le proprie passioni. 

Il podio: l'Italia è 41esima

Cosa rende più felici le persone tra soldi e tempo? L'Ocse ha raccolto vari dati a riguardo, e così ha fatto anche il World Happiness Report dando vita a una sorta di "podio della felicità" rispetto alla somma delle ore lavorative che si svolgono in ogni Stato. La Finlandia è stata proclamata più volte il Paese con i cittadini più felici al mondo, al secondo posto c'è la Danimarca e al terzo l'Islanda, a cui segue la Svezia. L'Italia detiene, invece, il 41° posto nella classifica, tra Malta e il Guatemala, ed è uno dei Paesi più stacanovisti, con 1.694 ore lavorative all'anno, rispetto alle 1.372 ore della Svezia e 1.440 dell'Islanda. Ma sono gli Stati Uniti e Israele a lavorare di più: rispettivamente 1.811 ore e 1.892. La Germania resta l'unico Paese al mondo in cui le ore lavorative sono soltanto 1.341 all'anno, mentre la Francia ne conta circa 1.500. Grazie a questi dati è chiaro che il territorio nordeuropeo ha capito come rendere la sua popolazione più serena, mentre gli altri Stati vacillano nell'insicurezza. 

Il confronto tra USA e Europa

Nicolai Tangen, che gestisce il fondo finanziario pubblico più grande del mondo (a proposito, è norvegese), ha tentato di spiegare la differenza tra europei e americani: «Noi europei non siamo molto ambiziosi», dice Tangen, e questo sarebbe il motivo del divario. «Gli europei hanno più tempo e gli americani più soldi» perché gli statunitensi guadagnano l'equivalente di più di un'ora di lavoro extra ogni giorno feriale. «Poiché gli americani sono anche più produttivi per ora lavorata rispetto alla maggior parte degli europei, i loro redditi medi sono più alti che in tutti i Paesi d'Europa, ad eccezione del Lussemburgo, dell’Irlanda, della Norvegia e della Svizzera», continua Tangen. Secondo l'Economist, anche lo smartworking ha aiutato gli USA a raggiungere questo obiettivo, mentre in Italia «dal primo aprile il lavoro agile non rientra più tra i diritti del lavoratore, come durante gli anni della pandemia, ma passa tra le "modalità di esecuzione della prestazione"», riporta il Corriere della Sera. Ma in Europa abbiamo sindacati più forti e le lotte collettive ci hanno permesso di avere ferie retribuite per legge, mentre l'America ha ancora un grosso problema su questo: è uno dei pochi territori senza ferie retribuite obbligatorie. «La maggior parte degli americani preferirebbe probabilmente l’orario di lavoro europeo - scrive il Financial Times - È solo che i loro datori di lavoro, e il costo dell’assicurazione sanitaria, si mettono in mezzo».

Ma Eurostat pubblica dati discordanti

L'Eurostat, raccogliendo dati sulla soddisfazione della vita nell'Unione Europea, ha evidenziato che felicità e monte ore lavorative non vanno per forza a braccetto. Ad esempio, la popolazione austriaca si è detta molto soddisfatta anche se lavora in media 1.707 ore all'anno, mentre la Germania, su un punteggio da 1 a 10 si è autoposizionata a 6.5 benchè lavori poco più di 1.300 ore. Polonia, Finlandia e Romania si sono date quasi un 8, mentre in Italia la soddisfazione di vita complessiva è di 7.2 punti, dimostrando che il lavoro non può essere l'unico criterio di giudizio per la felicità. 


Ultimo aggiornamento: Venerdì 10 Maggio 2024, 19:08
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